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IL BANDELLO a l’illustre signore il conte LODOVICO RANGONE Assai piu proprio de la vertu è da tutti i savi del mondo riputato il far beneficio altrui e riparar ai danni d’altri, che ricever beneficio ed esser nei bisogni suoi soccorso. E come assai piu difficile e rara cosa è allargar la mano e donar via il suo che non è pigliar ciò che n’ è donato, casi assai meno son quelli che donano che non saranno quelli che ricevano. Onde si può dire la vera liberalita consister piu nel ben donare che nel ricevere. La quale liberalita consiste per modo di mediocrita circa le ricchezze, o vero intorno al piacere che si prende nel donare o nel ritener le cose con le quali si può altrui far giovamento, e per -le quali piu si conosce l’ atto del liberale; vertu nel vero sempre lodevole, che ha luogo tra il prodigo e l’avaro. E q_uando si devesse travarcare dal mezzo e cascar in uno degli estremi, io porto ferma openione che •sia assai minor male traboccar ne la prodigalita che ne l’avarizia: perciò che il piu de le volte il prodigo, donando fuor di modo ed ove non deve, quando si vedra scemar i beni propri, aprira gli occhi e facilmente s’accosterá al mezzo, divenendo liberale; ove l’avaro quanto piu invecchiera, tanto .piú in lui accrescera l’avarizia e mai non ritornera al mezzo . Fu adunque sempre lodevol cosa la liberalita, e tanto piu lodevol quanto che si truova in persone che meno sogliano usar de la liberalita, perciò che da loro la natura di tener ordinariamente piu de l’avaro che del liberale. E queste sono per il piú le donne, le quali non sapendo generalmente guadagnar troppo in grosso, temono che non manchi loro il modo di viver agiatamente come vorrebbero, e per questo appetiscono piu e sono meno liberali. Nondimeno se ne trovano di quelle che