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IL BANDELLO a l’illus tre e gentilissimo s ignore il signor MARCO PIO DI CARPI Non guarda con tanti occhi l’alto cielo in terra quando, da ogni nube purgato, piu lucido ,e zaffírino con la chiara ed argentata luna la notte l’eterne sue beUezze ci dimostra, né tanti fiori la florida Flora ne la primavera maestrevolmente con nativi e bellissimi colori va diversamente dipingendo, né la saporosa e dolce Pomona tanti frutti da ogni tempo riduce a la debita maturita, quanti sono gli effetti che il lusinghevole e pieno di mille lacci amore nei cori dei semplici mortali produce, alora che egli, le sue velenose fiammelle variamente avventando, gli abbruscia. Dico « variamente », perciò che chiaro si vede e con man si tocca che secondo che egli in diversi temperamenti di corpi s’attacca, cosi diverse e varie n’escono l’operazioni che gli uomini innamorati fanno. E forse con verita direi che amore non è quello che fa talor alcuni strabocchevoli svarioni che ai molti far si veggiono, ma il lasciarsi superare da le passioni è la cagione di quelli. Pertanto io mi do a credere, e giovami esser in questo parere, che non sia lecito di accusar amor·e quando avviene che uno mal venturoso amante trascuratamente faccia alcuna cosa fuora del debito ordine, perciò che la colpa non è de Famore, ma di noi che, rcome gia cantai, non sappiamo amare. Ora deve ciascuno sapere che l’oggetto de l’amore è la cosa che « amabile» si noma, la quale altro domandar non potra gia mai che tutto quello che buono ci appare, essendo pure, come tutti i savi vogliono , l’ apparente buono il .proprio e vero oggetto del nostro appetito. Mentfte che questo apparente buono a l’appetito s’appresenta e lo demolce, subito l’ ingordo appetito, ebro di piacere, inverso quello, come la vaga farfalla a l’amata luce