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NOVELLA XXVIII ca:sa mia diffendermi e non lasciar che nessuno contra mia voglia v’entrasse. Altro non saprei io che diTvi, perché n el vero io non ho p-ratica di banditi, né so che bandito nessuno in casa mia sia capitato gia mai. Alora il giudice, fatto seriver il tutto dal notaio - Che ve ne pare - disse, messer Paolino? - ché cosi era nomato il notaio. Veramente, domine iudex, costui è in pena capitale, perciò che senti che i sergenti gridavano: - Al bandito ! al bandito ! - e nondimeno egli assali Ferraguto ministro de la g iustizia, e di piu confessa che credeva ferir la persona vostra, il che è crimen laesae maiestatis. Io credo, se voi non gli usate qualche misericordia, che egli ci lascera il capo, prima per aver vietato che il bandito non si :pigliasse, poi per aver ferito il vostro ministro; che son t utti casi capitali secondo la disposizione di questa magnifica citta. E v’ è poi che egli ha confessato che con animo deliberato di ammazzarvi quella notte s’armò e stette ad aspett arvi, e con questa deliberazione assali Ferraguto, !Pensando assalir voi. Ed in questi casi d’omicidio dicono i dottori ch e la volonta è riputata in luogo del fatto. A vendo cosi parlato il notaio, messer lo giudice, che vedeva il misero Fridiano esser per téma di perder la testa piu morto che vivo , gli rispose dicendo che egli aveva parlato molto bene e che vederebbe gli statuti, ma che prima era necessario che Fridiano avesse da sette tratti di fune per purgar gli indizi che erano contra lui, d’aver vietato che il bandito non si pigliasse. Fridiano sentendo questo mori quasi di paura e non sapeva che dirsi. Fu adunque menato in prigione, e i parenti suoi che cercavano d’aiuta·rlo, intendendo come egli di bocca prqpria aveva confessato che con animo deliberato aveva molte notti con l’armi atteso il giudice per ammazzarlo, si trovarono molto di mala voglia, parendo loro che il fatto non a ndarebbe troppo bene e che il giud ic e in quest o caso procederebbe rigidamente ; nondimeno non mancavano dei debiti rimedi. Fridiano stava in trista prigione, con téma de la vita sua e con dolor de la moglie , la quale. egli credeva che fosse tutta da la fune rovi nata. Ma ella viveva gioiosamente e non aveva avuti squa:ssi di fune, se forse la notte non era su