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2 la quarta dimensione o l’iperspazio

fisici che si potrebbe arditamente chiamare quarta dimensione, ed afferma che la medesima dipenda da un sesto senso.

Il concetto di una quarta dimensione non solo si fa largo col mezzo degli scritti dei filosofi, ma si afferma ogni giorno più e pone in guardia gli scettici; perchè la ricerca in questi campi di studio ci guida ad esplorare la mente e le opere dei matematici, i quali non coll’immaginativa soltanto, ma con il calcolo ed il graficismo, ci presentano formole e figure.

Per quanto ci fa conoscere il Del Re, professore di matematica all’Università di Napoli, dobbiamo tali ardimenti scientifici all’ingegno del Gaus, del Bolyai, del padre Saccheri, i quali posero le basi di una nuova dottrina, che coltivata poi da matematici di prim’ordine, quali il Riemann, l’Helmotz, il Beltrami ed altri minori, condusse a quelle profonde, quantunque appena iniziate indagini sullo spazio, dalle quali dovranno sorgere nuovi rami di sapere1.

Ma che cosa è lo spazio? Il Kant2 e lo Spencer, per citare due filosofi di moda, a distanza di un secolo l’uno dall’altro si accordano nel definirlo come a una forma soggettiva dell’intuizione», indugiandosi poi a discutere della sua realtà. Ma noi

  1. Un’altra schiera fra i maggiori, che sparsero luce sul nostro argomento è la seguente:
    Italia: Aschieri, Bertini, Cassini, Castelnuovo, Cesàro, Fano, Loria, Garbasso, D’Ovidio, Del Pozzo, Pieri, Segré, Veronese, Buonamici, Scalfaro, Reghini, Lombroso, Bonola, Bianchi, Cremona, Battaglini, Genocchi.
    Francia, Svizzera, Belgio: Jordan, Halphen, Poincaré, Goursat, Renè de Saussure, Mansion, Jouffret, Elbé, Gilles, Boucher.
    Inghilterra e Stati Uniti: Cayley, Cole, Hinton, Sylvester, Bœelle, Spottswode, Hall, Heyl, Lasker, Stringham, Boole, Stott, Leadbeater, Schofield.
    Germania, Norvegia, Austria, Olanda: Biermann, Cantor, S. Kantor, Kelling, Hoppe, Klein, Sophus, Lie, Lipschitz, Puchta, Rudel, Schlegel, Schoute, Schubert, Simony, Van Oss, Zölner, Mach, Klimpert.
    Spagna: Galdeano.
    Russia: Blavatsky, Lobatschewshy.
    India: La Rivista «Teosofia in India» (Benares).
    Il Boucher, nel suo libro sull’iperspazio, assicura che a tutto il 1900 si conoscevano ben già 439 memorie sulla quarta dimensione.
  2. Kant intravide pur esso una quarta dimensione. (V. Klimbert: «Storia della geometria»).