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78 decennio i del secolo i.

Terzo, e dove si dice, che san Zanobi, con sant’Ambrogio, diedero sepoltura a sant’Eugenio defunto:

Tunc Sancti Dei Ambrosius et Zenobius, tulerunt Corpus ejus, et honorificè sepelierunt intra civitatem, in majori ecclesia, quæ dicitur sancti Salvadoris.

Quarto, e trattandosi della sepoltura data a san Crescenzio, si dice:

Cujus corpus sanctus Zenobius, juxta Eugenium, honorificè recondit in eadem basilica sancti Salvatoris.

Quinto, e della traslazione di san Zanobi si dice:

Cujus etiam corpus, quinto anno dormitionis ejus, translatum fuit VII Kal. Feb. de basilica ambrosiana ad majorem ecclesiam quae supra dicitur Salvatoris.

Per lo contrario si potrebbe rispondere che il Razzi, ne’ Santi e Beati Toscani, alla Vita di S. Zanobi, par che voglia che questa chiesa di S. Salvadore sia quella dell’arcivescovado, il che non puol essere, perchè essa chiesa allora non era in piedi; anzi dove è il palazzo, e la stessa chiesa, era la piazza del Domo, o della cattedrale, perchè il tempio da noi ora detto di S. Giovanni, in antico aveva la sua porta principale, dove è ora il coro. Dalla furia del popolo fu portata la cassa del santo a toccar l’olmo, che era dove ora è la colonna. Potrebbe anche esser detto, che dal Borghino si ricava, che i canonici del nostro domo, siccome si son detti di S. Giovanni, e di S. Reparata, non mai si son detti di S. Salvadore; ma si risponde collo stesso Borghino, ch’egli intende di parlare dal mille in qua; ecco le sue parole:

Ma i canonici, i quali anno per proprio lor titolo di S. Giovanni, e piglisi tutto questo discorso da quattrocento anni indietro; così si può dire de’ vescovi; perchè notizie particolari di come s’intitolassero i detti vescovi, e canonici, non si hanno dal 600 in là.

E lo stesso Borghino non nega affatto che la cattedrale si chiamasse S. Salvadore.