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42 | Coi Bersaglieri dell’Undicesimo Reggimento in guerra |
e si doveva poi aspettare la notte successiva per essere riforniti.
Il turno di guardia era «intervallato» da lavori di difesa, di approfondimento e rafforzamento della trincea.
Tra un turno e l’altro si doveva ingozzare (è la parola!) il rancio freddo, che nelle gavette prendeva l’aspetto.... di uno sformato con colla.
Eppure il buon fante d’Italia tutto compreso del suo dovere, tutto proteso verso la vittoria mandava brevi e rari rammarici! Sarebbe stato bene che tanti parolai e tanti negozianti di dimostrazioni si fossero trovati in quel momento in trincea, ed avessero veduto qual era il sentimento che animava i soldati, e avessero potuto fare il confronto fra il patriottismo delle retrovie e il patriottismo della trincea!
Ricordo di aver fatto in quel tempo una gita nelle retrovie.
Quale diversità tra la vita del fante e quella che si conduceva alle sue spalle!
Il primo turno di trincea iniziato il 19 novembre, terminò il 31 dicembre! Il colera cominciava a serpeggiare. Le piogge continue che ostacolavano l’avanzata,