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Coi Bersaglieri dell’Undicesimo Reggimento in guerra 29

a Costa Sacchetto si protrasse sino al 25 giugno, e durante tale periodo di tempo, la truppa fu occupata con esercitazioni, lavori stradali, e traino di pezzi d’artiglieria.

Mi piace ricordare un episodio mirabile della forza di volontà che avvenne durante il turno di riposo a Costa Sacchetto.

Un bersagliere di Parma, un certo Maietti, affètto da una grave malattia alle gambe, e per uno dei frequenti errori di diagnosi dei medici ritenuto abile alle fatiche di guerra, era stato dal Comando del Reggimento, in considerazione del suo stato, esonerato dal prestar servizio di guardia, ed incaricato di custodire una mucca che forniva il latte per l’infermeria. Questo bravo italiano che mai ebbe a lamentarsi della sua sorte mentre tanti giovani abili erano imboscati nelle retrovie, cercava di rendersi utile il più che fosse possibile, e dètte prova di una grande fermezza di carattere e di tanta buona volontà che merita di essere citato come esempio.

Analfabeta, era questa l’unica cosa di cui si rammaricava. Il dover ricorrere ai compagni per scrivere e per farsi leggere le lettere familiari gli rincresceva.

Il Maietti approfittò dell’incarico avuto per mettersi