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20 Coi Bersaglieri dell’Undicesimo Reggimento in guerra

polo d’Italia durante la nostra spasimante neutralità, quando insegnante a Certaldo, ebbi a lottare in piazza coi rossi, a loro inviso per i miei sentimenti patriottici, e per l’energico rifiuto opposto, di partecipare cogli alunni al corteo del 1° maggio 1914!

La persona di Mussolini mi richiamava alla mente i travagliati giorni dell’attesa trascorsi nella Redazione del Nuovo Giornale, e la figura del direttore Franquinet di Saint-Remy, che memore della fede garibaldina e dell’italianità di Trento da lui propugnata insieme al Battisti nelle colonne dell’Alto Adige, spinse fuori dell’uscio minacciando di fargli ruzzolare le scale, il console tedesco che si era arrischiato a fare delle ignominiose proposte! Ora, coloro che avevano lottato e sofferto per la grande idealità, si trovavano in linea di fronte al nemico, mentre i vigliacchi di dentro, tremanti all’apparire di ogni manifesto di chiamata alle armi, si arrabattavano alla ricerca di un esonero, e mettevano sossopra tutti i Ministeri per farsi dichiarare insostituibili!


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Dei Taube volavano alti in ricognizione, e l’artiglieria nemica batteva spesso le nostre posizioni. Du-