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50 libro settimo

impicciolisce, ma si rischiara; e, scemato il numero degli Stati italiani, or finalmente si fa possibile una rassegna di essi. Adunque: 1° Filippo II, re di Spagna, signoreggiava sul ducato di Milano estendentesi allora dall’Adda alla Sesia, comprendente Alessandria e sua provincia, e congiungentesi verso mezzodi co’ numerosi feudi imperiali in Liguria. E signoreggiava poi su tutto il regno di Napoli e Sicilia, e su quello di Sardegna. — 2° Nell’occidente del largo istmo, dalla Sesia all’Alpi e in Savoia al di lá, signoreggiava Emmanuel Filiberto duca, sugli Stati riconquistati a San Quintino, restituitigli in diritto a Cateau-Cambrésis, ma non tutti di fatto per anche; rimanendo Torino, Chieri, Pinerolo, Chivasso e Villanova d’Asti in mano a’ francesi, Vercelli ed Asti in mano agli spagnuoli, finché non fossero evacuate le prime. Del resto, stato tutto spagnuolo il duca nella guerra, spagnuolo nel trattato e nella restaurazione, spagnuolo rimaneva naturalmente nella pace. Se non che, guerriero esso ed uomo di Stato, e ringiovanito lo Stato, ringiovaniti i popoli dalle guerre, dalle miserie precedenti, dalla restaurazione presente, ed aiutati tutti dalla vicinanza di Francia, essi rivendicaronsi a poco a poco in indipendenza e furono tra breve i piú, od anche i soli indipendenti italiani. — 3° All’incontro, nell’oriente giacea la vecchia repubblica veneziana, potente di territori e di popoli dall’Adda all’Adriatico, ed al di lá in Istria e Dalmazia fino a Ragusi, e in Cipro e Candia, che le rimanean sole dell’antico quarto e mezzo dell’imperio orientale. Sarebbe stata cosí, senza contrasto, la prima delle potenze italiane; se non che, circondata d’ogni intorno dagli Stati spagnuoli e tedeschi di casa d’Austria, e preoccupata tutta della difesa contro a’ turchi, e del resto invecchiata sotto a quella invecchiatissima aristocrazia, che delle virtú aristocratiche non serbava piú se non quella della conservazione, Venezia era diventata meno italiana, meno curante degli affari d’Italia che mai; non pesava piú quasi in essi; era spagnuola, o almeno non mai antispagnuola. — 4° Genova, l’antica emula, non le poteva piú essere comparata. Fuori delle due riviere (frastagliate da’ feudi imperiali) non avea piú che Corsica. E l’aristocrazia