Pagina:Balbo, Cesare – Storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni, Vol. II, 1914 – BEIC 1741401.djvu/35


delle preponderanze straniere 31

Ma morí [novembre 1549]. I fatti parlano; non è mestier di dir qual fosse in politica; nepotista e non piú. Fu protettor d’arti e lettere anch’egli. Cresciuta intanto la gran calamitá cristiana, la Riforma, e divise dalla Chiesa mezza Germania e quasi tutta Inghilterra, era da riformati e cattolici altamente chiesto un concilio fin dal tempo di Clemente VII. Ma, tra la poca voglia che n’avea questi e il disturbo delle guerre, ei non ne fece altro. Paolo III il convocò prima a Mantova [1537], poi a Vicenza, finalmente a Trento [1542]. Ma non s’apri in effetto costí, se non addí 13 dicembre 1545; e fu trasferito poi a Bologna [11 gennaio 1547]. Morí Lutero a’ 18 febbraio 1546. Addí 27 settembre 1540, Paolo III approvò la Compagnia di Gesú, instituita giá a poco a poco da sant’Ignazio di Lojola con pensiero generoso ed adattatissimo al secolo, di servire e quasi militare per la Chiesa cattolica, per la santa Sedia, nuovamente assalite. Il pensiero disinteressato, ed ispirato dalle condizioni del secolo, fu fecondo. Ai limiti della cristianitá per dilatarla, tra le popolazioni volgentisi all’eresia per rattenerle, furono fatte opere grandi dalla Societá incipiente. Altre alzaronsi, come succede delle cose opportune, col medesimo pensiero: i teatini, i barnabiti, i somaschi. Ma le Societá di Gesú le superò tutte in operositá ed utilitá. E chi, mosso dalle moderne ire non voglia credere a me, creda al Ranke, al Macaulay ed altri scrittori acattolici, in cui sono cessate quell’ire. — Guerreggiò Venezia di questo tempo, ma per poco e senza frutto, contro ai turchi.

8. Giulio III, Marcello II, Paolo IV [1550-1559]. — Quel nepotismo dei papi La Rovere, Borgia, Medici e Farnese, che si potrebbe chiamar «nepotismo primo», o massimo, o politico, e consisteva in voler ogni papa formare un principato alla famiglia, cessò colla morte di papa Farnese. D’allora in poi i papi non fecero piú Stati politici ai nepoti, si contentarono di far loro grandi fortune private; passarono al nepotismo secondo, o minore, o privato. Naturalmente il nepotismo politico era vizio che si consumava da sé; conceduti gli Stati concedibili, non ne rimanean piú; il concedere i rimanenti diventava piú difficile, piú scandaloso, piú spogliator della Chiesa romana. Nol vollero? ovvero nol