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146 libro settimo

entrò in campagna Moreau [25], passò il Reno su quattro punti da Strasburgo a Sciaffusa; e combattendo e vincendo a Stockach, a Moesskirk, giungeva al Danubio, ad Ulma, dove riduceva l’esercito austriaco di Kray. Posava quindi, staccata giá una forte divisione sua al San Gottardo, per iscendere in Italia in aiuto a Napoleone. Questi poi erasi mosso terzo [5 maggio] da Parigi; e attraversata Digione dove erano appena alcuni depositi dell’esercito di riserva, n’avea raggiunto il grosso sulle sponde, anzi al sommo capo del lago di Ginevra. Addí 14, aveva spinto Lannes e sue prime divisioni a passar il Gran San Bernardo; poi l’altre ne’ dí seguenti fino al 20, che passò egli. Lannes scendendo per Val di Dora, s’era abbattuto contro al forte di Bard, che la chiude, e passato sulle balze a sinistra, come poté, era pur progredito. Cosí fece a stento il resto dell’esercito, Napoleone. Addí 22, Lannes sboccò da’ monti, e prese Ivrea; addí 28, dai colli, e prese Chivasso sul Po. E raccolto lá alla pianura oramai tutto l’esercito, Napoleone minacciò a destra Torino, ma piombò a stanca sul Ticino [31], e passatolo, su Pavia e Milano [10 giugno]. Entrò egli in questa il dí appresso; e pensi ognuno le meraviglie, le gioie dei repubblicani, dei cresciuti nemici d’Austria, degli amici de’ francesi e della libertá, pur cresciuti all’ordinarsi apparente di essa in Francia. Né fermossi guari Napoleone costí. Partendo di Parigi aveva accennato col dito in sulla carta la pianura tra Alessandria e Tortona, come quella ove Melas preso a spalle raccoglierebbe probabilmente l’esercito austriaco, per rompersi una via alla ritratta. E Melas, sorpreso a Nizza mentre guerreggiava tranquillo contro Suchet, obbediva ora al dito fatidico correndo egli e facendo correre sue divisioni disperse al punto assegnato. Massena intanto era sforzato dal difetto assoluto di viveri in Genova, addí 4; e, fatta un’onorevole ed utile capitolazione, sbarcava quindi a Savona dove dava la mano a Suchet giá riavanzato. E Napoleone, lasciata Milano addí 8, raggiungeva l’esercito suo che giá aveva passato il Po a Pavia. Addí 9, incontravansi i due primi corpi nemici a Stradella e Montebello; e vinceva il francese sotto Lannes, che n’ebbe poi il nome.