per cui rimase spoglia Venezia della recente conquista di
Morea e ridotta a quell’isole che or son dette Ionie, ma accresciuta
Austria delle due forti cittá di Belgrado e Temeswar. — Né posava
Austria ai patti di Utrecht e Rastadt; negoziava per ricongiunger
Sicilia a Napoli, e dar in cambio a re Vittorio Sardegna, tanto
minore. D’altra parte, Spagna, condotta dall’ambizioso Alberoni,
ambiva il medesimo riacquisto, e di piú quelli di Napoli e Sardegna;
e negoziava pur con Vittorio per tutto ciò riavere d’accordo con lui,
e dargli in cambio Milano tanto piú vicina, ma da conquistarsi contro
Austria. Naturalmente Vittorio non aderiva all’ambizione austriaca;
e andava lento, forse troppo, a secondar la spagnuola. Ma dimorato
giá presso a un anno nel nuovo regno e incontratevi tutte quelle
difficoltá che sempre sono in una nuova signoria, e di piú un’aspra
contesa ecclesiastica col papa che volea approfittar dell’occasione
per distruggere un tribunale secolare sulle cose ecclesiastiche
(detto «della Monarchia», ed istituito fin dall’origini di quel
regno), Vittorio regnava mal fermo colá. E l’avventato Alberoni troncò
le peritanze della diplomazia con una di quelle rotture subitane
di trattati, le quali, colle reciproche guarentigie fin d’allora
stabilite tra gli Stati della cristianitá, erano giá scandalose e di
difficilissima riuscita. Ai 22 agosto 1717, un’armata di terra e mare
raccolta a Barcellona invase subitamente Sardegna, e conquistolla
contro Austria, a malgrado gli scandali e le proteste di tutta
Europa. Che anzi, addí 30 giugno 1718, un nuovo armamento spagnuolo
scese in Sicilia, e s’accinse a conquistarla contra Savoia. Ma si
riscosse piú efficacemente allora la diplomazia, e conchiuse trattati
[agosto-dicembre 1718], per cui s’unirono contra i Borboni di Spagna,
non solamente Inghilterra, Olanda, Savoia ed Austria, ma quella Francia
che li avea lá stabiliti, e per essi avea combattuto quindici anni
poc’anzi. Tanto fin d’allora contavan poco le alleanze di famiglia!
Tanto non sono durevoli se non le alleanze di popoli, fatte secondo i
loro durevoli interessi! Una flotta anglo-olandese ruppe la spagnuola
nell’acque di Siracusa [11 agosto]. Un esercito tedesco approdò in
Sicilia; e vi si guerreggiò con successi vari negli anni seguenti. Ma
intanto l’Alberoni concitato,