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della signoria degli imperatori e re 147

re; era vero re, poiché sommo. Poi prendeva Ivrea, e moveva a Borgogna contro Rodolfo alleato di Guido; ma respinto di lá, e respinto o noiato d’Italia, tornava a Germania, mentre moriva Guido imperatore. — E cosí rimaneva Italia con un imperatore, Lamberto succeduto al padre; e tre re competitori, il medesimo Lamberto, Arnolfo e Berengario [894]. Quindi ridiscende Arnolfo, e spoglia questa volta intieramente Berengario del regno e de’ contadi [895]; ed egli muove a Roma, la prende e si fa incoronare da Formoso papa. E qui, se non prima, incominciano a peggiorar que’ papi barcheggianti in mezzo a tutte queste brutte vicende d’Italia, e alle bruttissime di Roma, e tra i potenti e scellerati cittadini od anche cittadine di essa. E cosí, da questo fine del secolo nono a tutto il decimo e mezzo l’undecimo, succedettersi poi, con poche eccezioni, i peggiori papi che sieno stati mai, e come papi e come principi; finché non li vedremo corretti e ravviati da parecchi santi e da uno grandissimo. Ma ciò notato a compiutezza di veritá storica, noi non ci crediamo obbligati a fermarci, come desidererebbono alcuni, in queste turpitudini, piú che non abbiam fatto in quelle degli imperatori romani, o sarem per fare in quelle de’ principotti italiani. Non sarebbe gran male quando per «reverenza delle somme chiavi» s’usasse un po’ di mantello figliale. Ma insomma i papi son uomini; e se ne furono de’ corrotti in secoli corrotti, de’ deboli in secoli deboli, niuna serie di principi cristiani ha pur, come la loro, tanti nomi di rigeneratori della civiltá cristiana; niuna di principi italiani, dell’italiana. E noi ciò gridammo, e n’avemmo nome di «papalini», quando giá pareva ingiuria; e ciò ripetemmo quando, mutati gli auspíci nel 1846, gridavasi papalina Italia intiera; e ciò ripetiamo rimutati ora auspici, grida ed opinioni popolari. La storia non muta a seconda delle popolaritá: tenta guidarle, ed alla peggio, le sfida. — Ad ogni modo, nell’896, s’ammala Arnolfo il nuovo imperatore, e torna a Germania; risorgono Lamberto e Berengario; e corretti una volta fan pace tra sé, e ne riman divisa Italia, l’occidentale a Lamberto, l’orientale a Berengario. Ma muoion Lamberto a caccia a Marengo [898], e Arnolfo in Germania [899], e resta finalmente