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della signoria degli imperatori e re |
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re; era vero re,
poiché sommo. Poi prendeva Ivrea, e moveva a Borgogna contro Rodolfo
alleato di Guido; ma respinto di lá, e respinto o noiato d’Italia,
tornava a Germania, mentre moriva Guido imperatore. — E cosí rimaneva
Italia con un imperatore, Lamberto succeduto al padre; e tre re
competitori, il medesimo Lamberto, Arnolfo e Berengario [894]. Quindi
ridiscende Arnolfo, e spoglia questa volta intieramente Berengario del
regno e de’ contadi [895]; ed egli muove a Roma, la prende e si fa
incoronare da Formoso papa. E qui, se non prima, incominciano a
peggiorar que’ papi barcheggianti in mezzo a tutte queste brutte
vicende d’Italia, e alle bruttissime di Roma, e tra i potenti e
scellerati cittadini od anche cittadine di essa. E cosí, da questo
fine del secolo nono a tutto il decimo e mezzo l’undecimo,
succedettersi poi, con poche eccezioni, i peggiori papi che sieno
stati mai, e come papi e come principi; finché non li vedremo corretti
e ravviati da parecchi santi e da uno grandissimo. Ma ciò notato a
compiutezza di veritá storica, noi non ci crediamo obbligati a
fermarci, come desidererebbono alcuni, in queste turpitudini, piú che
non abbiam fatto in quelle degli imperatori romani, o sarem per fare
in quelle de’ principotti italiani. Non sarebbe gran male quando per
«reverenza delle somme chiavi» s’usasse un po’ di mantello figliale.
Ma insomma i papi son uomini; e se ne furono de’ corrotti in secoli
corrotti, de’ deboli in secoli deboli, niuna serie di principi
cristiani ha pur, come la loro, tanti nomi di rigeneratori della
civiltá cristiana; niuna di principi italiani, dell’italiana. E noi
ciò gridammo, e n’avemmo nome di «papalini», quando giá pareva
ingiuria; e ciò ripetemmo quando, mutati gli auspíci nel 1846,
gridavasi papalina Italia intiera; e ciò ripetiamo rimutati ora
auspici, grida ed opinioni popolari. La storia non muta a seconda
delle popolaritá: tenta guidarle, ed alla peggio, le sfida. — Ad ogni
modo, nell’896, s’ammala Arnolfo il nuovo imperatore, e torna a
Germania; risorgono Lamberto e Berengario; e corretti una volta fan
pace tra sé, e ne riman divisa Italia, l’occidentale a Lamberto,
l’orientale a Berengario. Ma muoion Lamberto a caccia a Marengo [898],
e Arnolfo in Germania [899], e resta finalmente