Pagina:Balassa - L'arte di ferrare i cavalli senza far uso della forza.djvu/41


sezione seconda 37

go. Delle osservazioni fatte sul cavallo risultando essere possibile di alzargli il piede, l’ajutante abbassa, girando all’indietro il pollice che rimaneva all’insù, ed alza il piede mediante il pollice più in avanti, senza comprimere il pasturale, come lo indica la Fig. 1: nello stesso tempo comprime colla mano sinistra il peso del cavallo dalla parte opposta, onde alleggerire il peso del corpo, che cade sul piede dritto. Alzato a poco a poco il piede in avanti, circa un palmo del suolo, è anche compito il primo tempo, come lo dimostra la Fig. 1.

§ 38.

Il secondo tempo segue il primo.

Quando il piede, secondo le norme indicate, è alzato in avanti, l’ajutante lo piega all’indentro, in modo che il tallone venga a stare verso il gomito del cavallo, come lo indica la Fig. 2. Quando il cavallo stesso sia in questo momento totalmente tranquillo, è anche compito il secondo tempo.

§ 39.

Il terzo tempo è annesso al primo; giacchè l’ajutante intanto che alza il piede nel secondo tempo, eseguisce un quarto di giro a sinistra, porta la sua coscia destra sotto il ginocchio del cavallo, e colloca in addietro il piede sinistro, come appoggio del corpo, secondo è indicato dalla Fig. 3. La mano sinistra abbandona nello stesso momento le chiome o la spalla del cavallo, e si riunisce alla dritta al pasturale; cosicchè viene impugnato da tutte e due naturalmente; tenendo i pollici superiormente l’uno