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36 sezione seconda

desistere, e andare a collocarsi accanto all’istruttore, facendosi fiutare dal cavallo, ed accarezzandogli la fronte con ambedue le mani, sicchè egli possa riprendere a poco a poco la precedente posizione. Se il cavallo si mostra inquieto per timore o per altra causa, nè l’istruttore nè l’ajutante devono perdere la pazienza; ma continuare i loro preparativi, finchè rimanga tranquillo. Appartenendo il cavallo medesimo a quella classe che impenna o zampa, egli deve essere collocato colla groppa in un angolo, affinchè non possa rimuoversi nè a dritta nè a sinistra. Con cavalli simili, l’istruttore deve occupare più tempo; giacchè sono più difficili da ferrarsi di quelli i quali non vogliono alzare i piedi di dietro. Ritornato l’ajutante al posto stabilito, vicino alla spalla del cavallo, ed essendo questo confermato in uno stato di docilità, appoggia egli la mano sinistra alla spalla, e prende la chioma del cavallo; cercando così un appoggio pel suo corpo; e stando di fronte verso il medesimo.

Colla palma della mano dritta, il pollice all’insù, incomincia ad accarezzare il cavallo, dalla spalla all’ingiù, verso il ginocchio. Sdegnandosene, ritira la mano; ed incomincia nuovamente ad accarezzargli quella parte della spalla o del collo, ove il cavallo meno si oppone; e continua così, finchè spontaneo si lascia portale la mano al pasturale, e ve la soffra. Nè in questa nè in verun altra occasione in generale, in cui fa d’uopo di rialzare il piede ad un cavallo, non devesi mai comprimerlo in verun luo-