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26 sezione seconda

lerico, caparbio od irritabile è d’uopo imporgli, parlandogli analogamente. Io mi servo di una tale espressione, sembrandomi in questa circostanza la più opportuna a significare la cosa.

§ 21.

Vi sono de’ cavalli irritabili, particolarmente le cavalle e gli stalloni, i quali d’ordinario sono così viziati, che avvicinandosi appena, tosto orinano e stridono, ed al menomo tocco tiran calci, mordono, ed usano diversi altri atti disdegnosi. Questi cavalli sono talvolta i più difficili da ferrarsi. Si richiede perciò molta circospezione per guardarsi dal male che possono recare, e per evitare un trattamento troppo severo con essi.

§ 22.

Quando l’ajutante ha imparato precisamente la maniera con cui devono essere alzati i piedi di un cavallo mansueto e sofferente, e che l’istruttore voglia poi intraprendere la ferratura di un cavallo ritroso, egli lo dispone dapprima convenientemente alla ferratura medesima. Chiamasi disporre convenientemente il cavallo, il renderlo attento che si esige da lui qualche cosa. Talvolta è necessario perciò puranche d’imporgli, come nel caso suindicato.

§ 23.

L’istruttore impone al cavallo collo scuotere la redine del cavezzone dal dritto, al sinistro lato (mai col mezzo di scrollamenti di cavezzone), col gridar forte, collo sguardo fisso nell’occhio dell’animale, e col minacciarlo colla mano; e ciò prima che l’ajutante gli si avvicini per alzargli il piede. Se l’imporre