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18 sezione seconda


§ 3.

Per lo addietro io ho addestrati cavalli in modi diversi. Varj esperimenti mi sono riusciti, altri no; ma dopo che ho conosciuto più intimamente la natura del cavallo, e mi sono servito piuttosto della voce, dell’aspetto, degli sguardi, e di accarezzamenti, che del cavezzone, della frusta e cose simili, non mi è mai riuscito male verun addestramento. Io ho fatti ferrare i cavalli peggiori, senza far uso di mezzi violenti, e li ho per sempre ridotti in buon stato. Il mio metodo consiste in ciò che segue.

§ 4.

1.° Uso della voce.

Quando io grido fortemente ad un cavallo egli balza in addietro od in avanti, cosicchè il tuono della voce umana produce pressochè sul cavallo l’effetto di un colpo di frusta. Parlando al contrario con voce placida mi colloca amorevolmente la testa sulle spalle, e mi obbedisce in tutto di buon grado; particolarmente quando è una volta abituato a siffatto modo di trattare.

§ 5.

2.° Uso dell'aspetto.

Se nel gridare fortemente mostro un aspetto truce ed austero, produco nel cavallo un’impressione doppiamente violenta: mostrandogli all’incontro un aspetto sereno, allorquando gli parlo placidamente, egli appalesa fiducia ed obbedienza, senza ch’io abbia bisogno di ricorrere alla frusta.