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pre cattivi per il popolo; perchè è troppo naturale che essi cerchino di conservare i privilegi che costituiscono la base stessa della loro esistenza e che condannano il popolo alla servitù perpetua.

E perchè il popolo non manderebbe degli uomini suoi, del popolo nelle assemblee legislative ed al governo? — Prima di tutto, perchè gli uomini del popolo debbono vivere col lavoro delle loro braccia, non hanno la possibilità di dedicarsi esclusivamente alla politica; e non potendolo fare, e restando perciò quasi sempre appartati dalle questioni politiche ed economiche che si trattano in quelle alte regioni, finirebbero per essere sempre gli zimbelli degli avvocati e dei politicanti borghesi. Poi perchè sarà sempre sufficiente a questi uomini del popolo, di entrare a far parte del governo, per diventare a loro volta dei borghesi molto spesso più detestabili e più disprezzanti del popolo dal quale sono usciti, che non gli stessi borghesi di nascita.

Quindi vedete benissimo anche voi, che l’eguaglianza politica, sia pure negli stati più democratici, non è che menzogna. Altrettanto è dell’eguaglianza giuridica, dell’eguaglianza cioè di fronte alla legge. La legge è fatta dai borghesi ad uso dei borghesi, ed è esercitata dai borghesi a danno del popolo. Lo Stato e la legge che lo definisce, esistono solo per perpetuare la servitù del popolo a favore dei borghesi.

D’altronde voi lo sapete, che quando vi trovate lesi nei vostri interessi, nella vostra onorabilità, nei vostri diritti e volete fare un processo, per farlo dovete prima di tutto provare di essere in condizione di pagar le spese, depositando una certa somma. Che se non siete in grado di depositarla non potete fare il processo. Ora il popolo, la maggioranza dei lavoratori, ha la possibilità di depositare somme presso i tribunali? Quasi sempre no. E allora il ricco potrà insultarvi impunemente, perchè per il popolo non c’è giustizia.