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difficile che tirino anche il collo a qualcuno di casa, di casa nostra s’intende. Ma perchè cominci a tremare, grullerello? Te non ti ammazzano di certo; sei troppo piccino e per conseguenza troppo scipito; me neppure, perchè mi vogliono piuttosto bene; eppoi io sono la più vecchia, fo l’uova e non c’è caso che ne abbia mai bevuto uno. Sai chi ammazzeranno! La Mimì, quella gallinetta bianca e nera che il signor Giampaolo portò tempo fa di fuori via....

— Poverina! — esclamai commosso — mi dispiace. Avrei preferito che ammazzassero il galletto della Lena....

— Perchè? — interruppe mia madre, guardandomi fissa.

— Perchè? — ripetei un po’ confuso. — Oh bella! perchè è cattivo, perchè mi ha fatto del male.

— Ah! ne convieni! Vedi se avevo ragione allorchè ti consigliavo a non stringere con esso troppa intimità? Ma ora che il male è senza rimedio, bisogna perdonargli e desiderare che diventi buono: e tu invece gli desideri la morte! Bravo davvero!

— Mamma!

— O allora dimmi un po’, con che coraggio lo rimproveravi di beccare i semi della Teresina, quando anche tu sapevi che nel caso stesso avresti fatto come lui e forse peggio?

— Ma, mamma, — diss’io con voce lacrimosa — il galletto si vendicava da sè, e io invece....

— E tu, invece, aspetti che altri te ne risparmi la fatica. Vergogna! Figlio mio, non basta astenersi dalla vendetta, bisogna perdonare, perdonar sempre,