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— Vivo con le mie memorie ; e spesso la sera mi sorprende genuflesso presso il pedale di fichi sotto le cui ombre protettrici dorme il sonno eterno la mia Giorgia. Talvolta, anche, vo riandando i tempi della mia infanzia, quando la Marietta mi metteva i fioc- chini color di rosa intorno al collo e mi obbligava a guardarmi allo specchio. Rivedo la bella casa tutta inondata di sole, i poderi gialli di grano, la Tonia, Geppone, Giampaolo, la signora Clotilde col suo degno marito, il piccolo Alberto, e.... ohimè, la mia cara mamma e i miei fratellini. Allora una mano di ferro mi stringe il cuore, e dagli occhi mi trabocca un fiume d’amaro inconsolabile pianto. Oh care memorie dell’età giovanile, oh santo amore della mamma, oh speranze di giorni avventurosi, come tutto ciò è lontano, lontano da me !... Yespignano, caro paese nativo, potessi rivederti e poi morire in pace ! 16* — Baccini, Memorie d'un Pulcino, ecc. — 232 —