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che senza il calore della mamma vera. Le uova si mettono in cassette speciali, in cui si mantiene artificialmente con un serbatoio pieno di acqua calda, quel calore che in natura dà alle uova il corpo della mamma gallina. — O come le accomodano le povere uova ! — Le dispongono sopra uno strato di crusca, perchè il calore venga mantenuto sempre eguale; al ventesimo giorno i pulcini cominciano a beccare il guscio e a cacciar fuori la loro testolina dagli occhietti vivaci, per vedere come sia bello il mondo. — Ma non è un’infamia, quella di togliere i pulcini alle madri ? — domandò Masino, mentre mia moglie guardando il padroncino con infinita compiacenza esclamava : « Caro ! Caro ! » — Non ,tutte le galline sono buone madri ; — rispose il professore — ve ne sono di quelle che dimenticano i pulcini per istrada, non badando al loro pigolìo disperato ; altre portano la loro famiglia per i prati ancor bagnati di rugiada e i pulcini ritornano a stent