Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/208

202 — Ma era lo stesso che predicare al muro. Le mamme, anche quando sono galline, hanno sempre paura che i loro figliuoli patiscano. Non so quindi descrivere la gioia di mia moglie quando vide schiudersi le sue dodici uova e dar la via ad altrettanti monelli, biondi, neri, color cioccolata, che si misero subito a sgambettare e a cercare i minuzzoli nel terriccio. La povera madre, nel veder quei cosini così vispi che facevano pio pio come se avessero studiato la lingua inglese da un paio d’anni, piangeva dalla consolazione. — Pròvati a chiamarli ! — le ,? suggerii. — Coccodè ! — esclamò mia moglie tutta trepidante. Ed ecco, come a un richiamo magi