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— 191 — ella si tenga per sè i suoi segreti; non voglio conoscerli. Mi basta solamente di saperla tranquilla in mezzo a codesti buoni fiorellini, che fra poco si desteranno e saranno ben lieti d’esserle vicini! — Feci per allontanarmi, ma la rosa non la intese e: — Senti, caro gallettino, — mi disse — tu devi conoscere la mia storia per due ragioni : prima perchè tu possa raccontarla un giorno a delle giovani rose senza giudizio che non vogliono seguire i consigli dei maggiori: poi perchè, credilo, quando siamo tanto infelici è un gran sollievo di potersi sfogare con un amico ! — Quand’è così, parli pure..., — risposi commosso e anche riconoscente per quel titolo così onorevole. Un povero galletto amico di una rosa! Non si è mai sentito dire! — Crescevo quieta e felice al fianco della più saggia delle madri, — cominciò il povero fiore — e nulla, nulla mi faceva presagire l’orribile strazio che mi preparava il destino. —