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85 — — Se mi vogliono bene capiranno le ragioni. Il signor Maestro non mi può soffrire! Quando mi guarda fa sempre il viso serio come se vedesse un oggetto spaventoso, un mostro !... — No, no! Ooteste sono esagerazioni! Mi sono accorto anch’io che quando pone gli occhi su di te diventa serio, ma non credo però che ciò dipenda da un’antipatia che egli nutra per te. Si direbbe quasi che la tua vista lo commova, che gli susciti nell’anima qualche memoria dolorosa! — Ah che parole d’oro gli uscivano di bocca, caro sor Albertino, e come, mentre ella parlava, maledicevo alla mia condizione di pollo, che m’impediva di stringerle la mano e di gridarle: « Bravo! Cerchi di persuadere codesto sciocchino! » Ma pur troppo, non ero, non sono che un galletto! — Ah sì ? — domandava il padroncino con aria di canzonatura — è perchè la mia vista lo intenerisce che mi priva della ricreazione e mi gastiga tanto spesso? — Bisogna dire — osservò Alberto timi