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sul — 151 — — Bravo! — disse il babbo. — Domani ci spingeremo sul tetto di quel palazzo.... — La mamma nascose per alcuni minuti il nipo nel rovescio dell’ala sinistra, quasi che hi molestasse il prurito di qualche insetto. Ma io mi avvidi che piangeva. Anche papà se n’ accòrse. — Moglie mia, — le disse amorevolmente - bisogna farsi un po’ di coraggio. Voi sapete meglio di me che i figliuoli non li facciamo per noi, e che essi pure sono destinati a vagar pel mondo, a farsi uno stato, un nido, una famiglia! Domani Gigino volerà su quel tetto, <lai quale più tardi, è presumibile che si spingerà su tutti gli alberi delle Cascine e forse più lontano! E non abbiamo forse fatto lo stesso anche noi, amica mia? Coraggio, cara! La natura vuol così, e noi dobbiamo piegar la l està ai suoi voleri ! — Pio ! — rispose la mamma singhiozzando ; i I che voleva dire : « Avete ragione ! » — 152 —