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si perdono tutte le ragioni e non si acquista nulla, altro che dei dispiaceri...
― Ma io non ne provai, no, dei dispiaceri! Anzi quando mi ricattavo ero tutto contento!
― Segno che sei proprio cattivo e indurito nel vizio; va’, va’, io non ti voglio più bene, e mi pento d’essermi accompagnato con te. Voglio tornar subito dalla mamma. ―
Con tutte queste ciarle s’era fatto tardi, e l’ora in cui solevo andare a letto era trascorsa da un pezzo; pensai alla povera madre mia; chi sa come stava in pensiero!
― Andiamo a casa, ― dissi subito al galletto ― non vedi che è buio? Ma dove siamo? Nel nostro podere no dicerto... io non mi ritrovo...
― Lo credo! L’abbiamo passato da un pezzo il tuo podere, caro il mio predicatore!
― Dunque spicciamoci, ―dissi tutto affannato ― chi sa come ci aspettano... Che cosa abbiamo fatto, Dio buono!
― La sai la strada per tornare a casa? ― mi domandò a un tratto il galletto, dopo un minuto di silenzio che mi parve un secolo.
― No, che vuoi? Non sono mai uscito dal campo di Giampaolo; tu però la sai; oh andiamo, andiamo! ―
Invece di affrettarsi, il mio sciagurato compagno si fermò, e con una certa voce beffarda che non dimenticherò mai, mi disse:
― Facevo male o bene a vendicarmi della Teresina?
― Facevi male, ― risposi con franchezza.