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riuscì a riprendere il volo con evidente stizza del galletto, il quale la seguì a lungo co’ suoi occhietti maliziosi.
Chi rimase fredda e sostenuta fu la mamma. Fece assai pulitamente gli onori di casa, ma con una
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c1/Baccini_-_Memorie_di_un_pulcino%2C_Bemporad_%26_Figlio%2C_Firenze%2C_1918_%28page_21_crop%29.jpg/180px-Baccini_-_Memorie_di_un_pulcino%2C_Bemporad_%26_Figlio%2C_Firenze%2C_1918_%28page_21_crop%29.jpg)
cert’aria che diceva chiaramente all’ospite: «Lei non mi va punto a genio.» Io ci pativo, perchè alla fine il galletto ce lo avevo portato io nel pollaio, e mi dispiaceva di fare una brutta figura.
In quel mentre tornò da scuola la Marietta, e dopo aver posata la cartella in casa, corse subito da