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percorrere e d’illustrare l’Abissinia; e fu appunto durante le sue escursioni che lo incontrammo noi pure a Sciotel.

Il sig. Con trovavasi a Cassala, ove erasi soffermato per fare acquisto d’animali selvaggi. Quando lo incontrammo colà, possedeva già un antilope, un elefante di media statura e quattro giraffe, una delle quali essendosi malata mentre soggiornavamo colà, il sig. Con la fece uccidere prima che avesse a morire di malattia, e colle carni dell’animale ne allestì un pranzo che trovammo, a dire il vero, eccellente.

Sono grato alla memoria di questo uomo, il quale mi usò il favore di recapitare una lettera alla mia famiglia, in Trieste, città ch’egli visitò e in cui soffermossi alcuni giorni esponendovi il suo serraglio di belve. Altra lettera consegnai pure alla signora Casanova nel giorno 3 Aprile 1867, una settimana prima della nostra partenza per Cassala.