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DEL GIAPONE. 133
honor voltro, vi lafciate in tutto & per tutto go
wernare da vn Bonzo incantatore,& ladrone, il
quale v'inganna mentre voi farete conto di lui,
non fpero che l'habbiate a fare di me, ne di miei
auuif. Ec perche il dolore che di ciò fento non
mi lafcia dir più, & perche a gli altri difgufti fi
aggiungono anchora le infermità mie da quel
poco che ho detto potrete intendere il resto. Et
con quefto leuatofi andoffene a cafa. Era il dec-
to Bonzo fommamente accerto al Prencipe, &
oltre di hauergli dato vna grofla rendita,ogni di
gli faceva prefenti, onde veniua molto rifper-
tato, & riuerito da tutti:nondini eno fu tanto ef
ficace la efforrátione del Re, che il prencipe in
Continente lo mandoia bando, & gll tolle l'en-
trata. Et Cicage fapendo che hauea da paffite
per li fuoi confini, vi pofe le fpie, & lo fece im
mazzare. Di più fi lafciò intendere il Prencipe,
che quanto i le agnitio fi facefle Chriftiano li-
beramente. Ciò laputo i capi di Casù, che pri-
ma fi erano fcufatiy mandarono a 'chiamare il
fratello Giouanni, & vdita la parola d'Idio mol.
to di propofito, fi bairizzatono quafi túni, &
con elli cerea trecento loro vallallised
Nel Facata due leghe dal Fanai,doue già dal
principio fi fecero alcuni Chriftiani, la nobiltà
molla dal feruore che intendeua leuarti di nuo-
uo in Bongo, ottenne vn predicatore, & valita la
parola d'Idio, battizareno lettecento perfo
ne. Et poto dipoi altre cinquecento, & più. Do-