Pagina:Avventure di Robinson Crusoe.djvu/749


robinson crusoe 665

vero questo giudice si comportò con grande discernimento ed imparzialità.

Dopo averne uditi l’uno e l’altro, domandò gravemente al Chinese che era venuto con me per comprare il cavallo:

— «Al servizio di chi siete voi?

— Di nessuno, rispose il Chinese. Andai con questo straniero, e accennava me.

— A requisizione di chi andaste? tornò a domandare il giudice.

— A requisizione dello straniero stesso, rispose il Chinese.

— Dunque, pronunziò il giudice, in quel tempo siete stato servitore dello straniero, e poichè il cammello fu consegnato al servitore dello straniero, s’intende consegnato a lui e conviene che lo straniero lo paghi.»

La cosa, lo confesso, mi parve sì chiara, che non trovai una parola da replicare, ed ammirando una conseguenza sì ben dedotta da un giusto ragionamento, e la precisione con cui fu stabilito, pagai di buon grado il cammello e mandai per comprarne un altro. Notate per altro, che non andai io in persona. Ci ebbi troppo poco gusto alla prima.

La città di Naum e nelle frontiere dell’Impero chinese; la dicono fortificata, e per questi luoghi è tale; perchè m’arrischio affermare che tutti insieme i Tartari del Karakathay, e credo bene che ammontino ad alcuni milioni, non giungerebbero ad atterrarne le mura con le loro frecce e i loro archi; ma uno che volesse sostenerla contra un forte assalto d’artiglieria, si farebbe ridere in faccia da chi lo udisse.

Ci mancavano, come ho detto, circa due giorni prima di arrivarvi, quando a ciascuna stazione della strada maestra vennero spediti messaggieri a tutti i viandanti per avvertirli, che si fermassero finchè fosse pronta una guardia da mandar loro per iscortarli, perchè un corpo insolito di Tartari Mongoli, che facevano diecimila uomini in tutto, si era fatto vedere trenta miglia al di là della città.

Notizia veramente tutt’altro che graziosa per viaggiatori; nondimeno fu un pensiere molto cortese che il governatore si prese per noi, e ci confortammo al sapere che avremmo avuta una guardia in nostra difesa. Di fatto due giorni dopo arrivarono a noi dugento soldati speditine da una guarnigione della China, che ne stava a sinistra, ed altri trecento dalla città di Naum. I trecento ci marciavano in fronte, i dugento alla retroguardia, le guide a ciascun lato dei