di piccole lastre pitturate, di quelle cui gl’Inglesi danno il nome di galley tiles1, tutte di finissima porcellana, come finissime ne erano le figure splendenti d’una stupenda varietà di colori e d’oro con essi. Più lastre ci volevano a contenere una sola figura, ma erano connesse con tanta arte e la mastice formata della stessa terra le teneva sì bene avvicinate fra loro, che difficilmente ne avreste scoperte le commessure. I pavimenti delle stanze erano della medesima composizione, ma duri come i nostri lastrichi di mattoni; lustri e puliti, non per altro colorati, fuorché in alcune specie di gabinetti, il cui pavimento era fatto con le stesse lastre che coprivano le pareti; gli ornati dell’intera casa tutti della stessa materia; notabile il cielo delle stanze per essere nera e splendente la porcellana che ne vestiva la concavità. Questa casa dunque di mercanzia della China meritava di
- ↑ Certe piastre d’una specie di maiolica da cui vanno coperte per amore di mondezza, e più di sicurezza, le cucine de’ bastimenti.