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le spese del viaggio pel vecchio pilota portoghese, che desiderò vedere la corte della China, e che ci fece da interprete, perchè conosceva la lingua Chinese, e parlava anche il francese e un poco l’inglese. E da vero questo vecchio ne fu utile in ciò e in cose di maggior importanza, come subito udirete.

Non era passata una settimana da che eravamo a Pekino, quando venne a trovarmi tutto ridente:

— «Ho, diss’egli, da raccontarvi una cosa che dee farvi star molto allegro.

— Farmi star molto allegro! replicai. Che cosa sarà? In questo paese non conosco nulla che possa darmi grande allegrezza o tristezza.

— Sì, sì: allegro voi e malinconico me.

— E perchè, nel caso, malinconico voi?

— Perchè mi avete fatto fare un viaggio di venticinque giornate sin qui in vostra compagnia, e mi lascerete tornare indietro solo. Come farò io, povero diavolo! a raggiugnere un’altra volta il mio porto senza un vascello, senza un cavallo, senza pecunia?» perchè danaro non parea lo sapesse dire, e andava giuocando di latino nel suo discorso per farci stare più allegri.

In somma mi raccontò come si trovasse a Pekino una grande carovana di negozianti moscoviti e polacchi, che si disponeva entro quattro o cinque settimane a partire per terra alla volta della Moscovia.

— «Son ben sicuro, soggiunse, che vi gioverete di questa occasione, e mi lascerete tornare addietro solo.»

È inutile il dirvi se rimasi gratamente sorpreso da questa buona notizia, tanto che per qualche tempo non fui buono a mettere insieme una parola per rispondere a chi me la portò. Finalmente mi volsi a lui.

— «Come sapete questa cosa? Chi ve l’ha detta? Siete poi sicuro che sia vera?

— Sì, rispose. Stamane, dietro la strada, ho incontrato un antico mio conoscente, un Armeno, che fa parte della carovana di cui vi ho parlato. Venuto ultimamente da Astracan, divisava trasferirsi a Tonchino, ove lo conobbi la prima volta; ma poi, cangiato di proposito, ha risoluto seguire il viaggio della carovana sino a Mosca e di là raggiugnere di nuovo Astracan per acqua sul Wolga.