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596 | robinson crusoe |
importunità, e mandava a levare il suo bagaglio dal bastimento. La sedizione fu terminata in poche ore; coloro tornarono all’antica obbedienza; io stetti qui meditando il partito a cui appigliarmi.
Due viaggi e due ritorni; compera incauta d’un bastimento.
o mi trovava or solo nella più remota parte del mondo; chè ben poteva chiamarla così per esser io nient’altro che circa tremila leghe di mare più lontano dall’Inghilterra che non fui stando nella mia isola. Egli è vero che di qui avrei potuto, attraversando i paesi del Gran Mogol, trasferirmi per terra a Surate e di lì imbarcarmi, tornando sul golfo Persico per Bassora; poi prendendo la via delle carovane per mezzo ai deserti dell’Arabia giungere ad Aleppo e ad Alessandretta, donde postomi nuovamente in mare, sarei approdato in Italia, nè vi sarebbe stata più difficoltà per trasportarmi in Francia, in fine a casa: bagattella di viaggio che comprendeva un buon diametro e più del globo.
Poteva anche prendere un altro temperamento: aspettare l’arrivo di qualche bastimento inglese che da Achin venisse al Bengala per recarsi all’isola di Sumatra, e sopra un d’essi imbarcarmi per l’Inghilterra. Ma essendo io arrivato qui senza veruna relazione con la compagnia delle Indie Orientali, mi sarebbe stato difficile, non munito di una licenza della compagnia stessa, l’aver posto in uno di tali vascelli, o ci sarebbe almeno voluto uno speciale favore o de’ loro capitani o dei fattori degli stabilimenti, e a ciascuno di questi signori io era persona estrania del tutto.
Stando quivi ebbi il cruccio di vedere spiegar le vele al mio bastimento senza di me; sorta di amarezza che pochi uomini della mia