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558 | robinson crusoe |
appena saremmo in vicinanza bastante per conoscere se eravamo in caso di cimentarci con quella gente. E siccome continuava la bonaccia, quelli ci si avvicinavano di tutta corsa. Feci dunque gettar l’àncora e serrare le vele.
— «La sola cosa da temersi da noi per costoro è, dissi, che ci vengano ad appiccare il fuoco al bastimento. Mettete dunque all’acque le vostre scialuppe e legatele forte e strettamente l’una a prora, l’altra a poppa, poi ponetivici dentro in buon numero e ben armati, aspettando ivi la riuscita di questa faccenda.»
Diedi un tal ordine affinchè gli uomini delle scialuppe fossero pronti con lenzuola e secchi d’acqua ad estinguere ogni fuoco che que’ cialtroni si sforzassero di attaccare ai fianchi esterni del vascello.
In tal postura gli aspettammo nè tardarono ad esserci a veggente. Non credo che più orrida vista siasi mai offerta ad occhi di Cristiani, ancorchè il mio primo aiutante avesse preso un forte granchio sul numero de’ canotti, che faceva ascendere a mille. Quando ci furono da presso ne contammo soltanto cento ventisei all’incirca, alcuni carichi di sedici o diciassette uomini; alcuni pochi ne contenevano un numero anche maggiore; i meno formidabili ne avevano sei o sette.
Venutici più vicino, parvero compresi di stupore e sbalorditi ad una vista indubitatamente nuova per essi, nè sapevano alla prima (ne siamo venuti in cognizione più tardi) come stare contro di noi. Pure vennero avanti con grande audacia pensando a quanto giudicammo, d’investire da tutte le bande il bastimento, per il che ordinammo ai nostri uomini delle scialuppe di non lasciarli tanto accostare. Quest’ordine appunto condusse ad uno scontro che avremmo voluto sfuggire; perchè cinque o sei di que’ canotti vennero tanto rasente ad una scialuppa che i nostri marinai fecero ad essi con la mano il segno di ritirarsi. Lo intesero il cenno e in fatti si ritirarono, ma a questa ritirata furono contemporanee cinquanta frecce all’incirca venute dai loro canotti sul nostro bastimento dalle quali rimase gravemente ferito un degli uomini della scialuppa. Nondimeno ordinai che non si facesse fuoco di sorta alcuna sovr’essi; invece trasportammo diversi panconi d’abete nella scialuppa ove il nostro carpentiere alzò un’armatura, specie di parapetto che riparasse chi vi stava entro dai dardi de’ selvaggi se costoro tornavano ancora a scoccarne.