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voluto far restare addietro le donne, ma queste si protestarono risolute a morire in compagnia de’ loro mariti. Così ordinato quel piccolo esercito, sbucarono fuor degli alberi affrontando da tutte le bande il nemico, e mettendo alte grida finchè i lor polmoni gliel permetteano.

Non per ciò i selvaggi si sbandarono, ma crebbe ancora la lor confusione all’udire queste grida che partivano da tre lati in una volta. Si capì che non si sarebbero ristati dall’accettar la battaglia, se avessero veduto il nemico, perchè appena questo fu in maggior vicinanza di loro, vennero scagliate diverse frecce, una delle quali ferì il povero vecchio Venerdì, ma non mortalmente. I coloni per altro non lasciarono ad essi gran tempo, perchè fecero fuoco sopra loro tre volte, poi piombarono loro addosso co’ calci de’ moschetti, con le spade, co’ bastoni a due punte, tanto che finalmente que’ miseri sbaragliati, mettendo tremende grida, si diedero a fuggire da tutte le parti e come meglio poteano per salvare le proprie vite.

I coloni erano perfino stanchi di questa strage, avendo già in due combattimenti uccisi cent’ottanta nemici all’incirca. I loro avanzi, tratti fuor di sè dalla paura, correvano all’impazzata per traverso ai boschi e su i poggi con tutta quella speditezza che il terrore infondeva in essi, e che dall’agilità delle loro gambe era permessa; e, poichè i coloni non si diedero grande pensiere d’inseguirli, poterono finalmente raccogliersi alla spiaggia, ove erano sbarcati, e dove stavano aspettandoli i loro canotti.