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tenuto, e non fosse stato disarmato, era a credersi si sarebbe avventato al governatore, e lo avrebbe ucciso in mezzo all’intera brigata.

Questo disperato matto gli obbligò da vero tutti a meditare sul serio il partito da prendersi. I due Inglesi buoni e lo Spagnuolo che campò da morte il povero selvaggio, erano d’avviso si dovesse impiccare uno di que’ tre sgraziati per servire d’esempio agli altri, e impiccare a preferenza colui che avea tentato due volte di commettere un omicidio col suo segolo. Anzi vi era motivo di credere che, rispetto al selvaggio, l’omicidio non fosse stato unicamente tentato, perchè questo povero diavolo era sì malconcio dalla ferita ricevuta che dava ben poche speranze di vita. Ma il governatore spagnuolo fu di parere contrario.

— «No, egli disse; fu un Inglese l’uomo che ha salvate le vite di tutti noi; nè acconsentirò mai che un Inglese sia mandato alla morte, quand’anche avesse uccisa la metà dei nostri. Vi dirò di più: se avesse ferito a morte me stesso, e mi restasse il tempo di parlare, le ultime mie parole prima di morire sarebbero quelle del suo perdono.»

Questa sentenza fu sostenuta con termini tanto deliberati dal governatore, che non vi fu luogo ad opposizione. D’altra parte i partiti più misericordiosi, ove sieno perorati con tanta energia, sono sì atti a prevalere su gli animi, che tutti vennero nel parere del governatore. Bisognò nondimeno pensare alle maniere d’impedire a que’ tre sciagurati di fare il male che avevano divisato; perchè tutti sentivano, e il governatore esso pure, la necessità di prendere provvedimenti atti a salvare la società dai pericoli che la minacciavano.

Fu questo il soggetto di una lunga discussione, dopo la quale fu stabilito:

Che i tre colpevoli rimanessero disarmati, nè si lasciassero loro o moschetti, o polvere, o palle, o stocchi o altra sorta d’armi.

Che fossero espulsi dalla società, liberi per altro di andar a vivere laddove, e come avessero voluto, purchè niuno della società che li bandiva, o Spagnuolo o Inglese, conversasse con essi, parlasse loro o avesse con loro verun consorzio.

Proibito loro d’innoltrarsi fino ad uno stabilito raggio di distanza dal luogo ove abitavano gli altri.

Che se poi si fossero arrischiati a commettere qualunque sorta di disordini, come depredazioni, incendi, omicidi, guasti di campi,