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di partire, piuttosto che essere un ostacolo alle vostre determinazioni, verrei con voi; perchè, se bene mi sembri una risoluzione molto fuor di tempo ai vostri anni, pure se la cosa avesse ad esser così (e qui nuovamente si diede a piangere), io non vorrei abbandonarvi. Se l’inspirazione vi viene dal cielo, dovete seguirla: è vano il resisterle. Ma se il cielo prescrive a voi come un dovere il partire, rende ad un tempo un dover mio l’accompagnarvi, o disporrà altrimente le cose io modo, che in me non troviate un inciampo.»

Questo affezionato contegno della mia compagna mi riscosse alcun poco dal mio delirio; onde cominciai a pensare meglio ai casi miei. Sedata alquanto la mia smania di vagare pel mondo, mi diedi a far pacatamente queste considerazioni. «Che bisogno ho io con sessanta anni su la groppa e dopo una vita tutta di fastidî e di patimenti terminata in sì bella e comoda maniera, che bisogno ho di comprarmi nuovi rischi e di cacciarmi nuovamente nella vita del venturiere, buona solamente pei giovani e per gli spiantati?»

Oltre a queste considerazioni, pensai ai miei obblighi verso la