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316 | robinson crusoe |
provvigione, oltrechè fu promesso loro, che se continuavano a mantenersi tranquilli, sarebbero posti in libertà fra un giorno o due: ma ad un tempo vennero minacciati che, sol che si fossero provati a tentare una fuga, sarebbero stati messi a morte irremissibilmente. Promisero a quanto apparve di buona fede che avrebbero sopportato con rassegnazione il loro confino; anzi si mostrarono grati a Venerdì che li trattò con dolcezza, e lasciò loro e provvigioni e luce, cioè candele quali noi ce le avevamo fatte per un altro conforto. Ci era per noi una sicurezza di più; credettero che Venerdì stesse continuamente all’ingresso della caverna per fare ad essi la guardia.
Gli altri prigionieri furono trattati meglio. A due di questi per verità si lasciarono legate le braccia, perchè il capitano non si rischiava ancora a fidarsi interamente di loro; ma, presi gli altri due al mio servigio dietro raccomandazione del capitano medesimo, ebbi per buono il solenne loro giuramento di esserci fedeli in vita ed in morte. Computati i tre miei onesti ospiti, eravamo sette uomini