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ed egli si prestò volentieri a crederle e a far loro grazia della vita, al qual perdono io non ostai: sol misi la clausola che dovessero aver legati piedi e mani finchè rimanessero nell’isola.

Intanto io mandava Venerdì coll’aiutante del capitano laddove era lo scappavia con ordine d’impossessarsene e di sguarnirlo di remi e vele, com’essi fecero. In questo stesso tempo i due uomini saltati in piedi prima dell’assalto e, che per loro buona fortuna si erano scostati in compagnia di un terzo dalla brigata, eccitati dal frastuono de’ moschetti tornavano addietro. All’accorgersi che il capitano prima loro prigioniere, era divenuto il loro conquistatore, si sottomisero eglino pure ad esser legati; onde fu compiuta la nostra vittoria.

Rimaneva ora che il capitano ed io ci facessimo la scambievole comunicazione delle nostre avventure. Primo io a raccontargli tutta quanta la mia storia, m’ascoltò con un’attenzione che confinava coll’estasi, massime all’udire in qual portentosa maniera mi trovai provveduto di munizioni e di vettovaglie. E da vero, perchè la mia