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142 | robinson crusoe |
mie ore della caccia e del lavoro, ed essermi, per esempio, posto al lavoro la mattina, essere andato a caccia la sera.
In questo tempo lasciatomi pel lavoro si computi di grazia l’estrema difficoltà ch’esso mi costava: quelle tante ore cioè che, per mancanza di stromenti, di aiuto ed anche di perizia, io doveva levare degl’intervalli dedicati alle mie manifatture; per esempio, io dovetti impiegare quarantadue giorni a fabbricarmi una lunga asse da scaffale che mancava nella mia grotta; laddove due segatori forniti de’ loro cavalletti e d’una sega, ne avrebbero cavate fuori sei dello stesso albero in una mezza giornata.
Ecco in qual modo operai. Enorme era l’albero da abbattere, e volendo cavarne un asse della larghezza da me immaginata, mi bisognarono tre giorni soltanto per atterrarlo, ed altri due per rimondarlo di tutti i suoi rami e ridurlo ad un pezzo di legname da lavoro. A furia di tagliare e tagliuzzare da tutti i lati, lo assottigliai tanto delle schegge toltene, che fu leggero quanto bastava per poterlo movere. Allora, voltato sopra un fianco il mio tronco, ne piallai da una estremità all’altra la lunghezza superiore, poi riversatolo su l’altro fianco ripetei la stessa operazione su la lunghezza di sotto che diveniva superiore, con che ottenni un asse grossa in circa tre pollici e sufficientemente liscia ad entrambe le superficie. Ognuno può immaginarsi se le mie mani non si affaticarono in tal genere di lavoro; ma la pazienza e la buona volontà mi condussero a buon fine in questo come in molti altri.
Mi sono unicamente esteso nella presente descrizione per dare a conoscere il motivo del molto tempo impiegato in un lavoro sì piccolo, o sia per dimostrare che quanto sarebbe stato una cosa da nulla per chi avesse avuto aiuto di uomini e stromenti, diveniva un immenso lavoro e chiedeva un tempo prodigioso per chi operava solo e col solo sussidio delle proprie braccia. Ciò non ostante col non iscoraggiarmi mai venni a capo di molte cose, anzi di tutte quelle che le mie presenti condizioni mi rendeano necessario procurarmi, come ne recherò tosto una prova evidente.