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124 | robinson crusoe |
paese mi apparve ventilato da un’aria sì temperata, sì florido e rigoglioso, ogni cosa di esso in uno stato di sì costante verdura, di tal fioritura da primavera, che per poco non mi credei trasportato in un giardino artifiziale.
Sceso alcun poco lungo la pendice di questa valle sì deliziosa, la contemplai con una specie di segreta contentezza, non disgiunta ciò non ostante da altri molesti pensieri. Ma il pensier primo si fu che tutto questo era di mia piena proprietà; ch’io mi trovava re e signore assoluto di tutto quel paese con ampio diritto di possederlo e che, se avessi potuto trasportarlo, avrei anche potuto ergerlo in maggiorasco con tutta l’autorità compartita intorno a ciò ad ogni lord possessore di una signoria nell’Inghilterra. Vi scopersi copia d’alberi di cocco, aranci, limoni, cedri, ma tutti salvatici e ben pochi fruttiferi, almeno in allora. Pure i limoni verdi da me colti erano non solamente buoni al palato, ma sanissimi; onde in appresso, spremuto il loro sugo nell’acqua, ne composi una bevanda salubre e oltremodo fresca e refrigerante.
Capii allora che avrei avute faccende abbastanza nell’adunare e portarmi a casa tutto questo ricolto; risolvei pertanto di adunare una provvigione così di grappoli d’uva come di limoni, per esserne fornito all’uopo nell’umida stagione ch’io sapeva esser vicina. Per conseguenza disposi un grande strato di grappoli in un luogo, un minore in un altro; ed in un altro una grande quantità di limoni e di poponi. Indi toltimi con me pochi d’ognuno di tali frutti, m’avviai verso casa coll’intenzione di tornare qui un’altra volta portando meco un sacco o quel mezzo di trasporto che potrei procurarmi, per condurmi a casa quanto allora era da levarsi di lì. Così, dopo avere impiegati tre giorni in questo viaggio, me ne venni a casa (chè d’ora in poi chiamerò così la mia tenda e la mia grotta); ma prima ch’io arrivassi, i grappoli d’uva erano andati a male; l’abbondanza de’ grani e il peso del sugo gli aveva infranti e stritolati sì fattamente che non furono buoni da nulla o ben da poco; quanto ai limoni, li trovai intatti, ma aveva potuto portarne meco ben pochi.
19. M’avvicinai verso il luogo stesso dopo avermi fatti due sacchi per trasportare a casa il mio ricolto; ma rimasi sorpreso allorchè arrivando vidi il mio strato di grappoli sì abbondanti e belli quando li colsi, tutti sparpagliati, gualciti, trascinati un qua un là, gran copia di essi addentati o mangiati; d’onde conchiusi esservi in quei