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robinson crusoe | 107 |
Malattia.
18.
iovve tutto giorno, nè per conseguenza mi mossi punto di casa. Pensai che la pioggia producesse il freddo improvviso onde mi sentii come agghiacciato: cosa per altro ch’io sapeva non essere solita sotto questa latitudine.
19. Mi sentii assai male e sempre tormentato da brividi, come se la stagione fosse stata fredda.
20. Non ho dormito tutta la notte; violento male di capo e febbre.
21. Malissimo; atterrito quasi a morirne dal pensare alla trista mia condizione di essere ammalato e non avere chi mi presti assistenza: ho pregato Dio, ed è stata la prima volta dopo quella bufera su le acque di Hull; ma sapeva ben poco quel ch’io mi dicessi, o non ne conosceva il perchè: tanto erano confuse tutte le mie idee.
22. Un po’ meglio, ma sempre agitato dalle paure che accompagnano le malattie.
23. Un’altra volta malissimo; freddo e brividi oltre ad un terribile male di capo.
24. Assai meglio.
25. Una violentissima febbre; l’accesso di essa mi ha tenuto sette ore: freddo, poi caldo, indi sudori deprimenti.
26. Meglio; e non avendo carne di cui cibarmi, sono uscito col mio moschetto ad onta di un’estrema debolezza: pure ho ammazzata una capra che mi ho portata a casa con molto stento; arrostitone un pezzo, me ne sono cibato. Ne avrei volentieri fatto uno stufato, come pure avrei voluto procacciarmi con essa un poco di brodo; ma mi mancava una pentola.
27. La febbre tornò ad essere sì violenta, che rimasi in letto tutto il giorno senza mangiare nè bere. Io stava per morire di sete; ma in quello stato di debolezza non aveva forza per tenermi in piedi