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17. Vidi alcuni pezzi di vascello che il vento avea portati su la spiaggia ad una distanza di due miglia da me; a malgrado della qual distanza risolvei di andar a vedere che cosa fossero, e trovai un frammento di sperone1, ma troppo pesante perchè io potessi trasportarlo meco.

Dal 18 maggio al 15 giugno. E in questo giorno e ne’ seguenti sino al 24 di questo mese, il mio lavoro fu sempre dello stesso genere. Nel giorno 24 giunsi, benchè a grande stento, a smovere tante cose col rampicone, che alla prima marea crescente galleggiavano parecchie botti e due casse da marinai; ma il vento soffiando da terra, nessuna di queste cose potè giungere a riva, eccetto alcuni pezzi di legname ed una botte che contenea carne di porco del Brasile, ma affatto rovinata dall’acqua salsa e dalla sabbia. Continuai in simil lavoro ogni giorno fino al 15 giugno, salvo le ore necessarie a cercarmi nudrimento, le quali io facea sempre cadere durante l’alta marea per essere in tempo a recarmi al lavoro giornaliero quando essa calava. In tutto questo tempo ottenni e legnami e tavole e ferramenti, quanti sarebbero bastati a costruire una buona feluca se fossi stato abile a ciò; in più volte ed in pezzi spezzati giunsi ancora a procacciarmi circa un quintale di lastre di piombo.

16. Trasportatomi alla riva del mare, trovai una grossa testuggine, la prima ch’io avessi veduta; e ciò, a quanto sembra, fu solamente mia sfortuna, non difetto del luogo o scarsezza quivi di questi animali; perchè se mi fosse occorso di pigliar terra in un’altra banda dell’isola, ne avrei avuto un centinaio per giorno, come ebbi occasione d’accorgermene in appresso; ma forse avrei pagata troppo caro la mia scoperta.

17. Tal giorno fu impiegato nel cucinare la mia testuggine, entro cui trovai sessanta uova; la carne di essa fu per me in quel tempo la più saporita e deliziosa che avessi gustato in mia vita, perchè io non aveva avuta altra carne, che di capre e d’uccelli da che fui gettato in questo deserto.




  1. Unione di pezzi sporgenti dalla ruota di prua che operano di conserva con gli alberi e le altre parti del vascello.