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gola specie e dei nuovi nomi volgari per essa avuti, le notizie generali e più interessanti che la riguardano come risultano dalle osservazioni raccolte per la inchiesta, classando poi queste notizie, volta per volta, in ordine geografico; così diventa facile il sapere in quali condizioni una data specie vive o si trova nelle varie provincie italiche. Nel capitolo che segue, ho riunito in ordine geografico i risultati della inchiesta nelle singole provincie e ho dato gli elenchi provinciali o distrettuali facendoli precedere dai cenni fisiografici sul distretto delle osservazioni tracciati da quasi tutti i collaboratori che hanno risposto complessivamente ai quesiti proposti. Consultando questo capitolo si avrà un quadro, in qualche caso molto completo, delle Avifaune delle singole provincie. Infine in un altro grande capitolo ho riunito tutte quelle notizie che sono d’indole generale, così quelle che riguardano la muta o le variazioni accidentali nel colore delle penne, le deformazioni, gli ibridismi, le migrazioni, la nidificazione, l’alimentazione, la statistica numerica ecc.; e qui ho mantenuto l’ordine seguito nel quistionario dato nella mia Avifauna Italica e nei Moduli distribuiti. Sebbene neppure la metà dei collaboratori abbia sinora risposto, tale è la quantità delle osservazioni raccolte che, prevedo, dovrò ripartirle in due volumi.
Un’ultima considerazione e poi finisco: non posso conchiudere questa mia introduzione senza far cenno di un’opera assai importante sulla Ornitologia italiana, che venne alla luce pochi mesi dopo la pubblicazione della mia Avifauna Italica: intendo parlare dell’opera notevole del mio carissimo amico e collega conte Tommaso Salvadori, che ha per titolo Elenco degli Uccelli italiani, stampato negli Annali del Museo Civico di Storia Naturale di Genova, volume III, della serie seconda con data del 1887. In questo suo lavoro il chiaro Ornitologo ha parole molto lusin-