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ata. — 267 — di S. Gimignano (Pauliccci, Marri). Sedentario e comune nelle prov. di Siena e di Grosseto {Dei^ AdemoUo, Cambi). Comune e sedentario in Toscana, va sempre di valle in valle a pic- coli branchetti di 7 o 8 individui, forse nidiata per nidiata (Roster). Marche : Piuttosto scarso (Comizio agrario Fabriano). Lazio : Scarso nel distretto di Montefiascone, Viterbo (Mimmi). Campania: Di comparsa accidentale coi grandi freddi nella prov. di Napoli (Franceschini , Monticelli). Puglie: Sedentario e non raro sulle Murge (De Romita). Calabrie : Scarso, vedesi più facilmente in ottobre nella prov. di Catanzaro (De Fiore). Sicilia : Scarso nella prov. di Messina (Pistone). Seden- tario e scarso ai monti, col freddo scende al piano, nel di- stretto delle Madonie, Palermo (Palumbo, Movici). 161. Panurus biarmicus (Linn.) Basettino. Todeschin, Ussarin, Ungaresin (Milano) — Organeto de la China (Rovigo). Piemonte : Accidentale, un solo che io sappia venne preso in provincia colle reti, dal cav. Calcagno anni or sono, e si conserva nella raccolta del cav. Arrigo in Cuneo (Abre). Lombardia: Di comparsa accidentale nella prov. di Ber- gamo (Stefanini). Frequente in quella di Milano (Brambilla). Comune nei canneti, ove nidifica, nella prov. di Mantova (Paglia). Nidificante e frequente al piano, in Lombardia (Bor- romeo); scarso (Turati). Veneto : È frequente in alcune località palustri nella prov. di Padova (Arrigoni). Rarissimo in quella di Rovigo (Dal Fiume). Liguria : Accidentale nel distretto di Spezia, il profe