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246 | m.e.cannizzaro |
calo agli studi archeologici che eccitano sempre nuove cariosità, può finire qualche volta in una ricerca della natura geologica del suolo e la società degli architetti non vi avrebbe acconsentito senza assoluta necessità.
Non mi permetto pel momento dì arrivare a delle conclusioni sulle varie pitture ritrovate, che sono di epoche differenti, e tanto meno sulle iscrizioni delle quali ora due soltanto sono interamente leggibili ma non sicuramente d’interpretazione facile. Merita il conto di riprodurre (fig. 6 e 7) due di queste iscrizioni rimaste intatte. Allato a queste iscrizioni sulla stessa parete v’è il ritratto di un monaco, due trivelle stanno piantate sul suolo vicino ai suoi piedi, dietro alcune colonne, sopra a sinistra della testa che manca si legge: «Martinus monachus magister» ; iscrizioni e pittura sono dell’ultimo periodo della vecchia chiesa.