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L’ANTICA CHIESA DI S. SABA SULL’AVENTINO1




Alla chiesa di S. Saba, situata sull'Aventino presso al sito dell’antica caserma della IV Coorte dei vigili, la tradizione collega la memoria di s Silvia.

Di là presso partiva giornalmente la minestra che la pia madre apprestava in quel vaso d’argento del quale s. Gregorio si privò per farne carità (590-604).

Chiesa e convento annesso, furono per lungo tempo, sede di monaci greci i quali figurano nel libro pontificale pei grandi donativi fatti da Leone III (795-816). Lucio II vi installò i clunyacensi (1144).

L’iscrizione nell’architrave della porta d’ingresso ricorda l’edificazione fatta della basilica da maestro Iacobo, l’anno VII del pontificato d’Innocenzo III (1205), cioè poco dopo che i clunyacensi divennero padroni del luogo.

Ebbero poi la chiesa e il convento ingrandimenti e restauri in epoche posteriori, fino a quelli fatti dal cardinale Francesco Piccolomini nipote di Pio II.

Giulio II poi vi collocò i cistercensi (1503). Avendo cessato di avervi sede gli Abbati, Gregorio XIII ne fece donazione al collegio germanico (1572).

Di epoche anteriori al 1205 nessuna traccia esterna restava. La nostra Associazione dei Cultori di Architettura2 si era proposta soltanto di proseguire lo studio fatto con S Maria in Cosmedin, dalla Roma imperiale fino alla chiesa cosmatesca per arrivare, con l’esame delle varie trasformazioni degli edifici di S. Saba, fino al principio del Rinascimento. Lo studio fatto della Cappella Sistina, dall’imperiale Istituto Germanico, al quale anche il nostro Presidente ha contribuito, completava la catena.

Procedendo però nel lavoro metodico di scoprire tutte le traccie della costruzione del 1205, mi accorsi che il muro sotto le colonne della chiesa era di due strutture, una delle quali di epoca più remota.

Movendo da questo indizio, sono venuto alla scoperta dell’abside della basilica preesistente, ma i lavori essendo in corso non posso darne una descrizione completa (fig. 1).

La basilica primitiva si estende dal muro frontale della chiesa fino alla metà del quarto arco, per una lunghezza totale di metri 13, circa, e corrisponde colla sua larghezza a quella della navata centrale della basilica posteriore, ossia m. 10. Ha una abside di circa 7 metri di diametro, il piano suo è sottostante a quello della chiesa

  1. La presente relazione espone lo stato degli stadi e dei lavori della chiesa di S. Saba all’epoca del Congresso, cioè nell’aprile 1900. Ma dopo tale epoca ulteriori esplorazioni e scoperte abbastanza ragguardevoli hanno avuto luogo, sulle quali possono consultarsi gli articoli del chiarissimo P. Grisar nella Civiltà Cattolica di questi due ultimi anni e le mie comunicazioni nelle Notizie degli scavi.
  2. Una commissione speciale sotto la presidenza dell'architetto Piacentini P. è incaricata degli studi per il progetto di restauro. Hanno preso parte ai lavori i signori Tenerani, Galassi, Retrosi, Caroselli, Palombi, Lepri, Gavini ed altri.

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