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DI UN CIMITERO CRISTIANO SOTTERRANEO
NELL’UMBRIA
Giovanni Battista de Rossi, il grande Maestro, insegnava, circa trent’anni or sono, che l'Umbria è priva di Cimiteri sotterranei cristiani1. Tale sentenza, subito universalmente accolta, venne e viene ripetuta ancora come inconcusso canone, benché, a chi ben consideri, possa e debba sembrare troppo assoluta, così per le conseguenze alle quali direttamente conduce; conseguenze smentite da antiche tradizioni e da fatti; come per la causa naturale, non accertata da particolari studii, che tale mancanza avrebbe resa necessaria2. Certo però, né il difetto di una vera e propria arte cristiana primitiva nell'Umbria, per la necessità in che sarebbonsi trovati i primi seguaci di Cristo, di esporre all’aperto, nelle aree cimiteriali i loro sepolcri, occultandone il carattere; né le condizioni geologiche della regione, le quali sempre ebbero stretto rapporto con i varii metodi di seppellimento, sfuggirono alla considerazione del sommo de Rossi.
Ma, quasi a mitigare la rigidezza della prima sentenza, il de Rossi, in quel suo studio sommario sulle antichità cristiane dell'Umbria, a proposito di poche e rozze urne sepolcrali, anepigrafi, ebbe pure a soggiungere: «né io ho tutto e per ogni linea percorso il tratto che si distende dai monti ai due fiumi subapennini»3, cioè al Tevere e al Nera.
Infatti, anche nell'Umbria, e proprio nel cuore dell’Umbria, abbiamo esempio di sepolture sotterranee cristiane, a guisa delle romane catacombe; ed io mi sento assai lieto e onorato di portarne qui il primo annuncio.
Presso Villa S. Faustino, in quel di Massa Martana, insieme al Conte Dominici e al Cav. Lanzi, Regi Ispettori degli scavi per i Mandamenti di Todi e di Terni4, riconobbi, tempo indietro, il primo Cimitero cristiano sotterraneo dell'Umbria. Trovasi desso, lungo l’antica Via Flaminia5, la quale, come è noto, nell'Umbria, da Nequinum (Narni), per Carsulae (Carsoli), andava direttamente a Mevania (Bevagna); ed è situato sulla costa del poggio Monticastri, che si eleva a ugual distanza, circa, tra il ponte
- ↑ G. B. de Rossi, Bullettino, 1871, A. 2°, n. III, Spicilegio iconografico dell'Umbria, p. 121; Bullettino, c. s.; Degli antichi monumenti cristiani dell'Umbria in generale, p. 83, 84.
- ↑ Quando scriveva il de Rossi, si desiderava ancora una qualsiasi carta geologica dell'Umbria. Ora, c’è soltanto quella sommaria, pubblicata dal Comitato geologico.
- ↑ G. B. de Rossi, Bullettino, 1871, A. 2°, n. III, Degli antichi monumenti cristiani, ecc., p. 88.
- ↑ Debbo alla gentilezza dei nominati colleghi, il primo annuncio dell’esistenza del Cimitero sotterraneo di Villa S. Faustino, a me, fino allora, completamente sconosciuto. E debbo anche alla loro squisita cortesia l’onorevole incarico di questa modesta relazione.
- ↑ Per il corso della Flaminia nell'Umbria, e sue vicende, vedi: E. Borman, De viae Flaminiae cursu medio, nella prolusione al programma estivo, 1883, delle lezioni date nella Università di Marburgo. È vivamente desiderabile che uno studio serio si dedichi a tutta l'antica viabilità dell'Italia media. Un tentativo venne da me fatto per quanto riguarda l'agro spoletino; ma esso non potè ancora vedere la luce.