Se voglioso or tu sei di saper quale
Servigio in questa guisa ed a che il fanno,
Sappi che questo è il lor quaresimale,
Ed han per rito di rifarlo ogni anno,
In memoria d’un certo serviziale
Che far loro voleva un tal tiranno,
Che becco essendo, anzi becco con l’effe,
N’ebbe allora il malanno ed or le beffe.
E hai pure a saper, che di codeste
Commemorazioni originali
Sono più ghiotte queste ciurme oneste,
Che di ghiande non son certi animali;
Però grilli, armeggj, chiacchiere, feste,
Fondazion di Circoli e giornali
Sono i lor fasti; se non che, destino
Dei lor fogli è il morir come Ugolino;
E i Circoli, da lor con tanta cura
Fondati, proclamati, strombazzati,
O perchè voglion, contro la natura,
Che riescano circoli quadrati,
O perchè addosso han la jettatura.
Muojon di crepatura appena nati,
O tralignando dai principj santi,
Si fan covo di furbi e di briganti.