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Canto terzo 71


E qual tutte le cose e dappertutto
     L’onnigeno, vitale etere cinge,
     Tale il chiuso potere agita il tutto,
     E da lui tutto il vital succo attinge;
     Nulla di quanto ei muove è mai distrutto,
     E invan la morte a breve esizio il pinge;
     Chè in poco umore e in fuggitive membra
     Mille vite ogni vita in sè rassembra.

O profonda, immutata, unica Legge
     C'hai di stami perenni il mondo ordito,
     Per te l’universale ordin si regge,
     Per te palpita il cuor dell’Infinito;
     Per te l’opre dell’Odio Amor corregge,
     Per te da un sol pensiero il mondo è unito,
     Per te legati da catena immensa
     L’inconscia larva ed il cervel che pensa!

Schiude il Tempo al tuo piè l’avide gole,
     Scorrono dell’oblio rapido i fiumi,
     Tu gloriosa incedi, e le carole
     Degli astri accendi e le fredde ombre allumi;
     Dileguan sotto al tuo sguardo di sole
     Specie, terre ed età, popoli e numi,
     Ma tu sempre a te pari, a te sol nota
     Muovi celere sì, che sembri immota.