E qual tutte le cose e dappertutto
L’onnigeno, vitale etere cinge,
Tale il chiuso potere agita il tutto,
E da lui tutto il vital succo attinge;
Nulla di quanto ei muove è mai distrutto,
E invan la morte a breve esizio il pinge;
Chè in poco umore e in fuggitive membra
Mille vite ogni vita in sè rassembra.
O profonda, immutata, unica Legge
C'hai di stami perenni il mondo ordito,
Per te l’universale ordin si regge,
Per te palpita il cuor dell’Infinito;
Per te l’opre dell’Odio Amor corregge,
Per te da un sol pensiero il mondo è unito,
Per te legati da catena immensa
L’inconscia larva ed il cervel che pensa!
Schiude il Tempo al tuo piè l’avide gole,
Scorrono dell’oblio rapido i fiumi,
Tu gloriosa incedi, e le carole
Degli astri accendi e le fredde ombre allumi;
Dileguan sotto al tuo sguardo di sole
Specie, terre ed età, popoli e numi,
Ma tu sempre a te pari, a te sol nota
Muovi celere sì, che sembri immota.